Disidratazione

Disidratazione: sintomi, cause e prevenzione

In questi giorni di caldo torrido il tema della corretta idratazione per evitare disidratazione è tornato nuovamente alla ribalta.

Informarsi è importante, tenuto conto che parliamo di un problema che può avere delle conseguenze anche gravi.

Nell’articolo di oggi capiremo come riconoscere uno stato di disidratazione e come prevenirlo.

I sintomi della disidratazione

Per combattere la disidratazione è necessario conoscere come essa si manifesta.

I sintomi ravvisabili in chi beve poco possono essere più o meno gravi, sulla base di alcuni fattori che possono riguardare l’età dell’individuo, la temperatura registrata, l’attività svolta, il tempo trascorso dall’ultima idratazione e altri fattori di natura soggettiva.

I sintomi, come dicevamo, possono riguardare:

  • Aumento del senso di sete
  • Secchezza della bocca
  • Diminuzione della frequenza della minzione
  • Astenia
  • Cefalea
  • Vertigini

A questi si aggiungono, man mano che la situazione peggiora e la disidratazione diventa più severa, sintomi ancora più gravi, quali:

  • Accelerazione della respirazione
  • Aumento del battito cardiaco
  • Ipotensione
  • Stato confusionale
  • Perdita di coscienza

La disidratazione si manifesta con sintomi simili tra individui con caratteristiche differenti, tuttavia bisogna considerare alcune fondamentali peculiarità tra le differenti categorie.

Bere poca acqua: attenzione a bambini e neonati

Le categorie più a rischio sono due: quella degli anziani e quella dei bambini.

Nel caso di questi ultimi, il rischio nasce dalla loro mancanza di consapevolezza in merito alla necessità di bere per mantenere il proprio fisico ben idratato.

Questa mancanza dev’essere compensata dagli adulti, che devono ricordare ai propri piccoli la necessità di bere acqua, succhi e bevande oppure stimolare il consumo di tanta frutta, particolarmente carica di liquidi.

Nel caso dei neonati bisogna fare attenzione a due sintomi in particolare: occhi e fontanella incavata. Quest’ultima è segno di un grave stato di disidratazione, che necessita di un intervento immediato, eventualmente anche affidandosi alle cure di uno specialista.

In tutti gli altri casi, vale ricordare che la corretta idratazione del corpo viene raggiunta semplicemente attraverso la suzione del latte, materno o artificiale.

Idratazione anziani

Anziani: le regole per una corretta idratazione

Il problema con le persone anziane nasce dal fatto che in loro viene meno lo stimolo della sete, per questo motivo tendono a bere poca acqua. Tale mancanza di stimolo, se prolungata nel tempo e unita alle temperature calde dell’estate, può portare a situazioni molto gravi.

Le regole che possono aiutare gli anziani a mantenere il proprio corpo ben idratato sono veramente poche e semplici:

  • Uscire soltanto nelle ore più fresche della giornata
  • Preferire i luoghi più ombreggiati
  • Aumentare il consumo di frutta e verdura, cruda o cotta
  • Limitare il consumo di sale
  • Utilizzare abiti leggeri
  • Ricordarsi di bere spesso

Un accorgimento molto utile: è quello di individuare un numero di bottiglie quotidiano da consumare a prescindere dallo stimolo della sete.

Questo consentirà all’anziano di non subire l’ansia del ricordo ma gli permetterà di mantenersi idratato semplicemente dedicando un po’ della sua attenzione al numero di bottiglie consumate.

Fare sport in estate: i pericoli della disidratazione

Anche la categoria degli sportivi è considerata a rischio, nonostante si presume siano persone in piena salute, che perfino si mantengono in forma facendo del sano sport.

Ed è proprio l’attività ad aumentare il rischio della disidratazione. Le alte temperature estive comportano già un’alta sudorazione, che aumenta esponenzialmente se abbinata all’attività sportiva più o meno giornaliera. Il fabbisogno idrico dello sportivo diventa fondamentale.

Non soltanto durante l’esecuzione degli esercizi o dell’allenamento ma anche prima e dopo l’attività.

Anche in questo caso vi sono alcune regole che possono aiutare a vivere meglio, facendo attenzione ad aumentare la frequenza con cui si beve acqua, prediligendo allenamenti durante le ore meno assolate e cercando di integrare le perdite da sudorazione con sali minerali e altre bevande energetiche.

Conclusioni

Per tutti questi casi, la soluzione dei problemi inizia tra le mura domestiche. Poter contare su un’acqua leggera e salutare e priva di sostanze indesiderate è il modo migliore di pensare alla salute del proprio corpo e mantenere un buon stato di idratazione.

In questo senso è importante rivolgere attenzione alle opportunità offerte da EcoCasa, che con AcquaLife garantisce un’acqua domestica depurata di qualità e adatta per gli usi di tutta la famiglia.

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